Oltre a quelli egadini, sulla
nostra tavola, troviamo i piatti di
carne e di verdure della cucina di mia
madre, nata a Paternò (CT), come noi figli, dove la produzione di agrumi, famose le arance
tarocchi, la fa da padrona.
E quando, curiosi, le
chiedevamo come fosse avvenuto l’incontro con mio padre, la risposta era sempre la stessa: Sul un treno per Messina.
Nel rievocare con civetteria
il momento, ricordava l’atto di stropicciare e gettare dal
finestrino il biglietto ferroviario, che le aveva fatto cadere sulle ginocchia
l’affascinante compagno di viaggio, dove aveva scritto: “Signorina io l’amo lei pure? ; vedeva ancora
il viso dello sfacciato giovanotto che, un mese dopo, si era ritrovato davanti al
portone di casa, non è chiaro come avesse avuto l’indirizzo, per chiedere ai
suoi genitori la sua mano e ancora ricordava come quel mascalzoncello era
riuscito ad accattivarsi la simpatia della famiglia, travolta da questo uragano
pieno di vita, generoso e sensibile, a cui si affezionerà fino a sentirlo come
un figlio.
la cena serale, raccontava mia madre, era stata particolarmente stuzzicante: le schiacciate con varie farciture, accompagnate da un particolare vino della zona, avevano costituito l'interesse di mio padre che sentiva il calore della nuova famiglia.
Ma da li a poco sarebbe accaduto il peggio. Chi rifiuterà la decisione sarà il nonno barbuto, reduce dall'allontanamento da Favignana per Benevento prima e in un paese mafioso del palermitano poi perché non aveva accettato la tessera del fascio; il vecchio
Karl Marx, come lo chiameremo noi fratelli, alla notizia del matrimonio, comunicherà al figlio l’immediato
licenziamento dal posto di lavoro che, lui stesso, gli aveva offerto, seguito,
il giorno dello sposalizio, da un telegramma di auguri, in cui vi era scritto “
Sarete domani ciò che siete oggi , il nulla!.”
Sono stati anni difficili, raccontava mia madre, passeranno molti anni prima di ritrovare la serenità.
Siamo stati ospiti dei nonni materni, amati coccolati e aiutati . Finalmente per intercessione della madre, il vecchio Marx richiama mio padre a Palermo e lo reintegra nel posto di lavoro ma con la clausola "solo tu ". Per molti anni abbiamo goduto della presenza di mio padre a Natale, Pasqua e le ferie estive. Sarà la morte della nonna materna a dare una svolta alla storia della nostra famiglia : Mio nonno si ritirerà, ospite della zia Olga permettendo a mio padre di ricongiungere la famiglia. E comincia una bella storia!
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