venerdì 12 febbraio 2016

E mia madre apprezzò l'uva di Corinto

 Fu mio padre che ci fece conoscere il vero nome di quella che, noi siciliani, chiamiamo uva passa, uno degli ingrediente della ricetta de "La pasta con le sarde.
E' l' uva di Corinto o Zante currantes, ci disse, chicchi piccoli e neri e a bacca rossa, un pò aciduli che danno al piatto un particolare sapore, e l'origine  è riferito alla omonima isola greca, in cui veniva coltivata originariamente.
 E presentando le peculiarità, mi aveva stupito che il grappolo venisse lasciato appassire sul tralcio ma ancor di più , l'interessamento di mia madre, appena saputo delle qualità della buccia: Essa, disse mio padre, contiene un elemento, a protezione delle cellule,  che ne rallentano l’invecchiamento e
l’elevata concentrazione di zucchero non solo  non favorisce la carie anzi, grazie agli antiossidanti che contiene. Rallentava l'invecchiamento? Mia madre,da civettuola qual era, fu impressionata da questa notizia e volle saperne di più, e mio  padre, resosi conto che poteva utilizzare questa opportunità, per dare dignità alla pasta con le sarde, sulla nostra tavola, ne enfatizzò le peculiarità, gratificato, molto tempo dopo, dal riconoscimento che mia madre diede al piatto che, col tempo divenne familiare e l'uva di Corinto divenne uno degli ingredienti di alcuni nostri primi piatti.
Grande fu la soddisfazione per il risultato ma anche molta fu la preoccupazione: Mio padre sperava che l'episodio non diventasse un cattivo esempio per noi figli,che ci eravamo divertiti alla scenetta; e così, un giorno , chiamatici a raccolta : "Ricordatevi di stare molto attenti, disse, a ciò che vi viene detto, non considerate oro colato, le parole che vi danno per veritieri, ascoltate e analizzate, prima di farle diventare vostre. Fate sì che le vostre azioni siano frutto di attenta riflessione.
E sembrerà strano, ma ancora oggi, quelle parole risuonano nella mia mente e.......

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